domingo, 23 de marzo de 2014

Niente di particolare

"Deve essere perché oggi è domenica e si sa, la domenica mette sempre malinconia. Perché l’altro giorno mamma senza saperlo ha fatto il tuo dolce preferito

Deve essere perché oggi ho riordinato la stanza e in qualche modo è stato come rimettere in ordine i ricordi, perché adesso c’è qualche altro pezzo di appartamento che spunta qua e là e ogni volta che lo vedo non posso fare a meno di sorridere.

Deve essere per tutte le volte che mi scrivi, anche solo per chiedermi come sto, per le foto che mi mandi mentre sei in giro per la città o per quelle invece con amici e persone di cui mi parlavi sempre e che per questo mi sembrava di conoscere. Per le serate, la mostra e il compleanno che mi sono persa, per tutte le volte che girando nella mia testa mi sono detta “questo posto gli piacerebbe sicuro” o “appena viene ce lo porto”.

Deve essere tutte le cose non dette, i gesti che valgono più di mille parole, i silenzi carichi di aspettative, i “mi manchi” non inviati e i “quando vieni?” che non hanno mai una risposta. Per questa situazione indefinita che non riesco mai a lasciar andare e che a volte ho paura valga solo per me. 

Deve essere per questi o forse per mille altri motivi che oggi manchi così tanto. E si, lo so che anche è perché ci sono tante altre cose di mezzo (la tesi che sembra non finire mai, i mesi che passano, il fatto che alcune delle persone a cui voglio più bene stanno facendo scelte importanti), che di fronte alle incertezze mi sto aggrappando ai ricordi e in questo momento dovrei impegnarmi ad andare avanti più che guardare indietro, ma tant’è, manchi lo stesso. E visto che non posso fare niente contro questa stupida distanza, continuo a fare finta che non sia niente e a ripetermi che in fondo, come dice una canzone, non è niente di particolare."


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